Terremoto: quello che c'è da sapere

maxresdefaultDato che in giro continuano a circolare informazioni errate e/o imparziali a riguardo, mi prendo la libertà di scrivere questo documento riguardo a cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto.

Vi chiedo di leggerlo fino in fondo, anche se spavaldamente pensate di sapere già tutto, se non credete possa succedere a Latina, o se semplicemente siete troppo ansiosi.

Più in basso nell'articolo trovate anche un estratto dei punti dove andare in caso di calamità naturali (terremoti, ma anche allagamenti/inondazioni, etc) come previsto dal Piano di Emergenza Comunale. Bisogna sempre tenere a mente quei luoghi perché saranno le zone da raggiungere subito dopo l'evento.

Piccolo glossario

La differenza tra gli ultimi due? Un magnitudo 6.3 (L'Aquila 2009) in mezzo all'Atlantico ha intensità Mercalli zero (non c'è nulla che possa crollare). Lo stesso magnitudo (circa), ad Amatrice, ha portato una intensità Mercalli di 10 (se non superiore).

Se vedete in giro per internet la polemica che "lo Stato abbassa la magnitudo del terremoto per non dare gli aiuti" sappiate che è una bufala pazzesca, perché il decreto a cui si riferisce questa panzana (oltre credo a non essere proprio passato), parlava di intensità (Mercalli), ed un grado 6 della Mercalli è "qualche leggera lesione",  completamente diverso da quelli di Amatrice e L'Aquila, ovvero "distruzione totale" (valore 10-11). Dalle mie parti si dice "scambiare fischi per fiaschi".

Latina è zona sismica?

L'attività sismica a Latina è molto bassa (quasi impercettibile), e anche se INGV non ha dati per il periodo precedente al 2012, questo territorio è classificato come "basso rischio sismico", quindi possiamo stare (relativamente) tranquilli, per ora.

[Le scosse nel nostro territorio vengono "amplificate" dal particolare terreno - come INGV ha spiegato qualche giorno fa il fatto ad un incontro pubblico, se ve lo siete perso trovate le informazioni nel gruppo di Attività Sismica Latina su Facebook, e/o posso fare un addendum a questo post]

Prima (del terremoto)

Mentre l'amministrazione comunale ha il suo bel da fare, noi privati cittadini possiamo fare tante piccole cose per prevenire i danni causati dai terremoti. In breve:

Inoltre è bene sapere che i terremoti non sono (ancora) prevedibili. Ci sono ricerche in corso sul trovare dei segnali dell'arrivo di un terremoto (quello che in gergo si chiamano precursori), ma fin'ora non si è confermato nulla. Quindi non aspettiamoci che qualcuno ci avvisi con qualche giorno di anticipo.

Ultimamente sono usciti molti progetti (di cui, non me ne vogliate la pubblicità, quello in cui partecipo è stato un precursore: http://www.seismocloud.com/) che sono in grado di avvertire prima che la scossa si muova dall'epicentro e raggiunga i luoghi vicini: non fanno quindi previsioni, ma inviano un avviso pochi secondi prima (e solo se vi trovate a decine di km dall'epicentro).

Durante

La psicologia insegna che le persone, in situazioni di stress (e quindi anche durante una emergenza) fanno quello che sono abituate a fare, anche se palesemente sbagliato. Ecco perché bisogna sempre prepararsi con le esercitazioni, e sempre fare le cose nel modo corretto.

Chiaro quindi che, durante un terremoto, non possiamo evacuare immediatamente amenoché non ci troviamo a pochi metri da una porta al piano terra. La cosa migliore è trovare un punto sicuro dove proteggerci in attesa che la terra smetta di tremare.

Non sempre i luoghi sicuri sono quelli che pensiamo: a volte un angolo è meglio di un tavolo e viceversa; per questo dobbiamo aver chiesto (vedi i punti nella parte "Prima") in precedenza ad un tecnico esperto.

Dopo

Terminata la scossa, dobbiamo fare estrema attenzione a quelle che sono le condizioni intorno a noi: quello che prima era stabile e sicuro, non è detto che lo sia ancora. Ecco quindi alcuni punti utili:

Vorrei far notare il punto sul telefono: continuamente in questi giorni mi capita di sentire di persone che si sono chiamate subito dopo il terremoto per far sapere le condizioni. NO! E' la cosa più grave che possiate fare.

Il perché è molto semplice: le linee telefoniche non sono infinite, e, in caso di disastri come questi, ogni singola risorsa deve essere a disposizione dei soccorritori per coordinare i soccorsi e ricevere le chiamate delle persone in difficoltà (vedi VVFF e Ambulanze). Evitate di chiamare quindi, se proprio non riuscite a fare a meno usate Internet o gli SMS. E se volete chiamare fatelo a distanza di giorni.

Cosa fare, in caso di emergenza, a Latina (questo non vale solo per i terremoti)

Come abbiamo visto, Latina ha il Piano di Emergenza Comunale. Quello che dobbiamo assolutamente sapere noi cittadini è dove andare in caso di calamità (terremoto, alluvione, etc). Ho riassunto qui i punti (nei PDF linkati in fondo trovate lo studio completo e dettagliato): sono classificati come "punti di attesa" (ovvero prima accoglienza dopo l'evento importante) e di "ricovero" (successiva alla prima accoglienza, ad esempio per tende e containers):

I documenti sono qui: http://www.comune.latina.it/pianificazione-comunale-di-emergenza-di-protezione-civile/

Sperando di non dover usare mai queste informazioni, vi saluto.